IL VERNETO di Rocchetta Tanaro: scoperta una farfalla nuova per la fauna italiana !


Continuano le ricerche scientifiche nell'importante biotopo di Rocchetta Tanaro, acquistato nel 1995 coi fondi dell'Operazione Beniamino.
Dopo la pubblicazione della ricerca faunistica sui coleotteri Carabidae, di Gianni Allegro, che ha permesso di scoprire specie rare e poco osservate, nuovi dati di grande importanza emergono dagli studi sui microlepidotteri condotti da Giorgio Baldizzone.
Di grande interesse è la scoperta di Bohemannia quadrimaculella (famiglia Nepticulidae); si tratta di una piccola farfalla dall'apertura alare di 7-8 mm, dalle ali anteriori di colore bronzo rameico, con quattro tacche color argento brillante. Si tratta di una specie rara e molto localizzata, nuova per la fauna d'Italia, conosciuta solo di poche località di Svezia, Gran Bretagna, Danimarca, Belgio, Francia, Austria e Romania. Il Verneto di Rocchetta Tanaro è la località più meridionale conosciuta. La biologia di questa specie è ancora quasi sconosciuta: la larva si nutre a spese di foglie di ontano (Alnus glutinosa) con modalità non ancora descritte.
Se il Verneto fosse scomparso, per essere sostituito da un banale pioppeto, questa meravigliosa creatura alata sarebbe probabilmente scomparsa senza mai essere censita per l'Italia.
 
Il terzo "QUADERNO SCIENTIFICO DEI PARCHI ASTIGIANI" è frutto della collaborazione tra l'Ente di Gestione dei Parchi regionali astigiani e il WWF, che, tra l'altro, di recente ha portato alla realizzazione di un Centro Visite per l'oasi "IL VERNETO" nella sede operativa del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, sita in alcuni locali della Cantina Sociale.
Il "VERNETO" di Rocchetta Tanaro, con la sua storia antica raccontata da documenti secolari, rappresenta forse, nell'ambito di queste oasi, l'area di maggior fascino, oltre che di elevato interesse scientifico, come testimonia la ricerca contenuta nel QUADERNO n° 3, il primo dedicato al vasto mondo degli insetti.
Il censimento dei coleotteri Carabidae ha permesso d'individuare 49 specie, spesso di dimensioni molto piccole, pochi millimetri, un numero significativo se si considera l'area del biotopo in cui il "VERNETO" è inserito, non più di 10 ettari. La maggior parte delle specie è legata ad ambienti paludosi, quali dovevano essere molti degli antichi boschi della pianura padana ormai scomparsi sotto la pressione antropica.
Tra tutti spicca la presenza di una specie, il Dyschiriodes importunus, che l'Autore indica come probabile relitto della fauna che popolava le rive e le lagune salmastre dell'antico mare pliocenico, che copriva la pianura padana circa 2 milioni di anni fa. Mentre molte altre ricerche stanno procedendo, sempre di più importante si conferma la decisione di preservare questo lembo irripetibile di territorio astigiano, gestendolo come "riserva naturale integrale", senza alterarne le condizioni ambientali, che gli hanno permesso di arrivare fino a noi attraverso i millenni.
Nella seconda parte del "QUADERNO" l'Autore fornisce un quadro generale sulla famiglia dei Carabidae, illustrandone morfologia, biologia, etologia e sistematica, oltre che tecniche di osservazione e cattura. Queste pagine potranno essere di grande utilità a studenti e giovani ricercatori, che intendano dedicarsi allo studio di questo interessante gruppo d'insetti, che da sempre ha suscitato curiosità e ammirazione tra i naturalisti.
Gianni ALLEGRO, dottore in Agraria, dal 1980 lavora come ricercatore nel Laboratorio di Entomologia dell'Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura di Casale Monferrato.
Da circa 10 anni si occupa di Carabidae, sia dal punto di vista faunistico, che ecologico e ha prodotto diverse pubblicazioni sulla fauna carabidologica del Basso Monferrato e della fascia fluviale del Po alessandrino. Collabora con il Parco Fluviale del Po, tratto alessandrino-vercellese, il Parco del Sacro Monte di Crea (progetto BIOMONF) e con l'Ente Parchi Astigiani, per il quale sta concludendo una ricerca sulla carabidofauna del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro. Per il WWF di Asti ha seguito una tesi di laurea sul popolamento a Carabidae dell'oasi "BOSCO DEL LAGO" di Castello d'Annone.
Attraverso la sua opera viene alla luce un aspetto di quella "fauna minore" che dà preziose indicazioni sulla biodiversità delle zone oggetto dello studio e fornisce ulteriori elementi per una gestione corretta.La pubblicazione può essere richiesta all'Ente Parchi Astigiani, via San Martino, 5 14100-Asti al prezzo di € 2,50