Il convegno di sabato 27 ottobre, presso l’aula magna dell’Università di Asti aveva come scopo la presentazione del Piano di gestione del SIC Valmanera elaborato dall’IPLA, mediante il lavoro di alcuni validi ricercatori.
Si è potuto quindi constatare come la ricerca scientifica sia indispensabile per la conservazione della natura e la gestione appropriata di biotopi di particolare pregio naturalistico.
Il pubblico, non molto numeroso (circa 50 persone) ma molto attento e motivato era composto da docenti universitari, studiosi, naturalisti e abitanti della zona di Valmanera. Va segnalata la presenza di diversi consiglieri comunali di Asti, tra cui alcuni membri della Commissione Ambiente. In apertura l’assessore all’Ambiente, avv. Alberto Pasta ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, ribadendo l’importanza che Valmanera ha per Asti e l’intenzione del Comune di eliminare le attività non compatibili col SIC, che potrebbe essere richiesto in gestione dal Comune stesso in collaborazione col WWF.
Gli interventi scientifici sono iniziati con una relazione generale di Roberto Sindaco, erpetologo, che ha inquadrato la rete Natura 2000, la parte normativa, giuridica e amministrativa relativa ai SIC e alla loro gestione, per poi entrare nello specifico tema del SIC di Valmanera. Sono seguiti i contributi di Franco Picco e Fabio Viarengo, botanici sulla flora, Fabrizio Pensati, entomologo, sulla ricerca relativa ai lepidotteri diurni (Ropaloceri), Daniele Seglie, erpetologo, su anfibi e rettili, Enrico Caprio, ornitologo, sulla avifauna e infine Guido Blanchard, dottore forestale, sulla vegetazione e la sua gestione per tipologia, con un aspetto molto pratico sul modo di tagliare i boschi conservandone la biodiversità.
Si è trattato di un momento di grande importanza sia per Valmanera, che per la Scuola di Biodiversità di Villa Paolina.
La manifestazione di domenica 28 ottobre è stata segnata dall’improvviso calo della temperatura che aveva caratterizzato quasi tutto il mese di ottobre con picchi elevati.
Il brusco calo termico non ha favorito le visite all’Oasi di Valmanera, anche se va segnalato un certo afflusso di persone, in particolare famiglie con i bambini, che hanno partecipato alle attività proposte dagli animatori del CEA, Luca e Fabio.
Nel museo naturalistico è stata allestita una postazione dagli esperti dell’ARPA, Sara Vazzola e Andrea Bottino che hanno illustrato l’importanza dei bioindicatori per la determinazione della qualità delle acque. Sono stati esaminati al microscopio vari campioni d’acqua prelevati nello stagno didattico da bambini con l’ausilio di volontari WWF. Nel frattempo le varie tematiche presentate nel museo sono state spiegate ai visitatori da alcuni attivisti, in particolare Oscar Maioglio, che ha anche portato alcuni insetti-stecco e mantidi vivi, Anna e Renato Barbero, Marco Demaria.
Ai visitatori sono state offerte caldarroste molto gradite visto il freddo.
Il programma della giornata >>

convegno sul SIC Valmanera convegno sul SIC Valmanera
prelievi di fauna nello stagno prelievi di fauna nello stagno